1984

duduuu duduuu duduuu

Dopo 100 giorni di spiaggia senza sosta i temporali di settembre per un bagnino sono come l’oasi per un tuareg. Dormivamo sulla collina di Monticello, un paio di km alti sul mare, in una vecchia casa colonica, tra gli olivi, gli albicocchi, le vigne e le mimose. La mia stanza era ricavata in un fienile, sopra al torchio dell’uva. Alla fine di settembre si vendemmiava e il profumo delle vinacce saliva nella stanza. Dormivamo Christiane ed io come fratelli, la piccola Alice in mezzo a noi. Al mattino si svegliava, si metteva gattoni nel letto, guardava il mondo e indicava ogni cosa con il dito, felice: duduuu duduuuuuu! Lì ho capito che se il corpo e i genitori sono minimamente in ordine, noi veniamo al mondo per essere felici. Non riuscirci dipende in gran parte da noi.

  • Virginio Briatore