1977

Silvia

Con Silvia, torinese silenziosa e profonda, con cui ci vedevamo sempre in situazioni promisque con altre persone, combinammo infine di vederci da soli  per qualche giorno a casa mia a Finalborgo, alla fine dell’estate mentre mia madre era via. Avere lei ( anziché i poster…) nella mia stanza da studentello giorno e notte mi sembrava un sogno. Il tempo era poco, le cose da dirci tante, le malefiche pettegole vicine di casa sempre all’erta… per cui restammo quasi tutto il tempo a letto! Non l’ho mai più rivista ma le sono ancora grato: è una di quelle storie in cui entrambi stanno bene, nessuno chiede di più, il male non esiste.

  • Virginio Briatore