1976

Cristina

Cristina, credo che fosse per lei il penultimo ultimo anno delle superiori. Andammo a Roma in 4, con la Autobianchi scatoletta A.112.

Foto e fiore sono miei, sotto al monumento a Giordano Bruno, in Campo dei Fiori.

  • Virginio Briatore

Abbandono

Eravamo troppo amici, José ed io. Un’amicizia viscerale, animale, nata sui grigi banchi di scuola dai preti e poi continuata nelle aule ruggenti della Facoltà di Lettere, negli anni di piombo 1975-76-77. Troppe risate, canzoni, fughe, ribellioni, viaggi, amori e tragedie condivise… prima e dopo la maturità, prima e dopo i vent’anni. Eravamo entrambi fuori posto, due orfani di padre… lui era nato a Buenos Aires… mi raccontava della sua infanzia felice, nei quartieri popolari, di tetto in tetto come i gatti. Mi ha introdotto allo Yoga e alla musica: Janis Joplin, Frank Zappa, Miles Davis, Guccini, De André, la PFM.. Lui era figlio unico, mia madre gli voleva molto bene, come la sua a me. Poi qualcosa ho sbagliato… ero troppo presente nella sua vita, nelle sue relazioni sentimentali, troppo ‘dentro’ la sua famiglia?? Così quando lui, verso il 1977 decise di ‘fare il vuoto’ attorno a se, di sparire dalla circolazione io fui il primo a restare all’oscuro. Nessuno ne sapeva niente. Poi sapemmo che andò in Inghilterra, in India… un paio di anni… poi ricomparve. Ma non l’ho più rivisto. Ho sempre rispettato la sua scelta e al tempo stesso una parte di me non l’ha mai accettata: la perdita della sua-nostra amicizia è una delle inconsolabili tristezze della mia vita.
Foto mia, a Menerbes, in Provenza.

  • Virginio Briatore

Notte alta

Non ricordo il nome, ma una lunga notte in una casa nei carrugi, forse la mia casa di Vico della Stampa, in Sottoripa, a Genova.

Soli lei ed io e solo parole parole parole... una foto e un sorriso.

  • Virginio Briatore

Boccaccio

Ai primi di giugno del 1976 partimmo in 4 sulla 500 da Milano: la Piera, F.E., suo marito ed io, diretti in Provenza, da Martine.

F.E. possedeva una sorta di impudica follia balcanica, che la portava a concedersi impulsivamente, tumultuosamente, appassionatamente per poi ritrarsi nel suo mondo: come fece con me in alcune circostanze tragico-comiche e boccaccesche, lasciandomi ebbro e rimbambito. Foto mie, da debita distanza!

  • Virginio Briatore
  • Virginio Briatore

Letto a Castello

Così ero a 21 anni, quando all’inizio dell’estate in autostop da XXMiglia risalii la magnifica valle Roja per andare a trovare Cristina e Pinuccia che erano in vacanza da sole a Limone Piemonte. C’era anche la sorellina di Cristina, di cui sbuca una manina. Io dormivo di sopra, nel letto a Castello! Questa ed altre foto ce le siamo fatte noi e le ho sviluppate io in gran segreto.

  • Virginio Briatore
  • Virginio Briatore