1978

Cieli di Puglia

Ho ritrovato queste dia trentennali. Scanner e tempo le hanno rese povere di colori, quasi essenziali.

Chi  ha vissuto in Puglia sa che la grande differenza con le regioni del Nord e con quelle tirreniche è data dalla luce che, in una terra marina priva di ombrose montagne, dilaga e avvolge da ogni lato, specialmente nelle stagioni di mezzo.

Il trullo di Raschiazappe, qui visto di spalle in lontananza, lo presi in affitto nel novembre del 1977 e lo tenni sino al 30 aprile 1979. Pagavo 20.000 lire al mese, per la metà del fabbricato, ovvero 6 coni!

  • Virginio Briatore
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Trullo dei mandorli

Il trullo si trova nel comune di Martina Franca, a circa 350m slm, in contrada Raschiazappe, che prende il nome da un attrezzo metallico con cui il contadino libera la zappa dala terra argillosa che vi resta appiccicata. Sul retro del trullo vi erano 4 grandi mandorli, che a marzo, nella piena fioritura, riempivano le gronde lapidee di petali.

  • Virginio Briatore
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Architettura e paesaggio

Il trullo disponeva di una cisterna interna che raccoglieva l’acqua piovana direttamente dal tetto. Era dotato di elettricità, aveva un camino interno e uno nella cucina a Lamia posta all’esterno. Una seconda Lamia, sempre con volta a botte fungeva da ripostiglio, legnaia e wc, e anche qui vi erano un camino e una cisterna interna per l’acqua piovana. Di fronte al trullo vi era un perfetto selciato, un grande albicocco e dei comodi muretti su cui fare ogni cosa: lavare i piatti, sedersi, dormire all’ombra.

Vito, il vecchio proprietario, nonostante avesse più di 70 anni ancora coltivava la vite tutt’intorno a questo e ad altri due trulli.

  • Virginio Briatore
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Vito

Vito, contadino con la coppola, era una persona squisita, così come la sua famiglia. Sono andato diverse volte con lui d’inverno a potare la vigna e a fare la carbonella per scaldarmi. Veniva a prendermi alle 7 di mattina con una Fiat 1100 che era già d’epoca allora! Vito era un saggio, un uomo semplice e profondo che conosceva e amava la terra, da cui ricavava la sua vita. Viveva a Martina Franca e veniva al trullo solo quando aveva lavori da fare. Nonostante io fossi il primo ’straniero e alternativo’ ad insediarsi in quelle lande accettò sempre le mie diversità e quelle dei miei amici.

  • Virginio Briatore
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Primavera

Nella data riportata in padella, 28 marzo 1978, vennero a trovarmi Laura e Cristina, da Genova, che imbarcarono sul treno via facendo l’orso Bruno. A Martina Franca il martedì c’era il mercato, con tante bancarelle di vestiti usati che venivano dal Nord Europa e sovente erano strepitosi, tanto che penso di avere ancora un cappotto di cammello e una camicia tedesca!

  • Virginio Briatore
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