1975

Via del Campo

Vent’anni, nei vicoli di Genova, studiavo Filosofia in Via Balbi, mangiavo alla mensa di Via del Campo (di fronte allo storico negozio di dischi amico di Fabrizio de Andre), abitavo in Vico della Stampa, in un appartamentino che Tullio Solenghi affittava ai teatranti. Non ricordo chi mi ha fatto le foto, ma le ho stampate io.

  • Virginio Briatore
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1974

Amica e vicina

Per circa 12 anni, dai 18 ai 30, siamo stati come dei fratelli, raccontandoci tutte le nostre storie. Abitavamo nello stesso paese, i suoi genitori e mio fratello erano tutti farmacisti senza farmacia, prendevamo lo stesso treno per andare a scuola a Genova. A Londra nel nostro primo viaggio, a settembre, dopo la maturità e due mesi di lavoro, dormivamo in 5 in una stanza, compreso un iperzazzeruto che prima divenne mio simpatico ed agitato amico e subito dopo il suo primo grande amore. Poi Lei mi presentò la sua compagna di classe, Angela, che divenne la mia prima vera fidanzata e per un po’ abbiamo girato in quattro… ricordo una settimana di capodanno con le tende sulla collina dei Saraceni tra Varigotti e Noli… sembrava di stare su un isola, sotto gli olivi, con il sole e la luna che sorgevano dal mare. 
In quante città e paesi ci siamo visti? Quante risate, quanti abbracci? Marily, marilì!
Forse la foto l’ho scattata io, a Londra o ad Amsterdam, nel 1974.

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I magnifici 7

Ecco la troupe al completo in quel di Londra, al centro Roberto, conosciuto pe l’occasione, vicino a lui Marilì.

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1969

Tutta la famiglia.

Noi quattro, con Piero incidentato che sembra uno skin head, mia sorella Anna incinta di pochi mesi, mia madre Santina occhialuta come me, più Roberto con dietro madre e padre, mentre sua sorella con la prima figlia è tra me e mio fratello.

Foto scattata in località Ca del Moro, nell'entroterra Finalese, dal padre della bambina, Franco Zago, uomo amante della tecnica, sempre di buon umore e simpatico, morto a Genova nel 2018.

 

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1967

Il Driver

Negli anni delle scuole medie, mia madre faceva la governante presso una famiglia gentile. Abitavamo una casetta in mezzo alla natura, nell’entroterra ligure a 5 km dal mare.

 

Io d’estate aiutavo la mamma facendo ‘la guardia’ a due bambine simpatiche: Cristina e Panna (Giovanna). Franco, il loro padre attempato, era un uomo fascinoso che da giovane aveva fatto il driver, il gigolò e il ‘gambler’ tra uno stato e l’altro del Brasile. Con me era gentilissimo più di un padre, mi ha insegnato a stare a tavola e ad usare le posate.

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